De Amicis, Edmondo (1846-1908)

Codice
RM_0333
provincia
Roma
comune
Roma
nazione_autore
Italia
secolo
XIX-XX
luogo_citato
Porta Pia; Castro Pretorio.
genere
Diario
coordinate
41.909539, 12.501717
fonte_bibliografica
L’entrata dell’esercito italiano in Roma, in: Edmondo De Amicis, Roma capitale, Napoli, Guida, 1995, p. 23-40.

citazione

Le cose che ho da dire sono tante e tali che mi sarà impossibile di scriverle con ordine e chiaramente. È già gran cosa aver la voglia di scrivere, mentre per le vie di Roma risuonano ancora le grida del primo entusiasmo e della prima gioia. […] Non ricordo bene che ora fosse quando ci fu annunziato che una larga breccia era stata aperta vicino a Porta Pia, e che i cannoni dei pontifici appostati là erano stati smontati. […] Salimmo sulla terrazza d’una villa e vedemmo distintamente le mura sfracellate e la Porta Pia malconcia. Tutti i poderi vicini alle mura brulicavano di soldati; si vedevano in mezzo agli alberi lunghe colonne di artiglieria; lampeggiavano fucili tra ‘l verde dei giardini; scintillavano lance al di sopra dei muri; ufficiali di Stato maggiore e staffette correvano di carriera in tutte le direzioni. […] La strada che conduce a Porta Pia è fiancheggiata ai due lati dai muri di cinta dei poderi. Ci avanzammo verso la portala strada è dritta e la porta si vedeva benissimo a una grande lontananza; si vedevano le materasse legate al muro dai pontifici e già per metà arse dai nostri fuochi […]. Gli zuavi tiravano fittissimo dalle mura del Castro Pretorio, e uno dei nostri reggimenti ne pativa molto danno. Quando la Porta Pia fu affatto libera, e la breccia vicina aperta sino a terra, due colonne di fanteria furono lanciate all’assalto. Non vi posso dar particolari. […] La Porta Pia era tutta sfracellata; la sola immagine enorme della Madonna, che le sorge dietro, era rimasta intatta; le statue a destra e a sinistra non avevano più la testa; il suolo intorno era sparso di mucchi di terra, di materasse fumanti, di berretti di zuavi, d’armi, di travi, di sassi. Per la breccia vicina entravano rapidamente i nostri reggimenti. In quel momento uscì da Porta Pia tutto il Corpo diplomatico in grande uniforme, e mosse verso il quartier generale.
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