Cerami, Vincenzo (1940-2013)

Codice
LT_0001
provincia
Latina
comune
Borgo Faiti
nazione_autore
Italia
secolo
XX
luogo_citato
Borgo Faiti
genere
Racconto
coordinate
41.467933, 12.994795
fonte_bibliografica
La palude, in: Vincenzo Cerami, La sindrome di Tourette: storie senza storia, MIlano: Garzanti, 2005, p. 57-60.

citazione

«Sono io, mi sono perso, il telefonino è scarico, vieni a prendermi, sono qui, a…» Mi guardai intorno e domandai al vecchio: «Scusi, dove siamo?». Quello non alzò la testa, mi disse: «Dalle parti di Borgo Faiti!» «Borgo come?» «Faiti!». Allora urlai al cellulare: «Borgo Faiti! Anzio!». Chiesi ancora: «Ma che strada è questa?» «Non è una strada…». «Cosa dico a questo mio amico, dove deve venire a prendermi?» «Borgo Faiti va bene… deve per forza passare di qua!» […]. Quello proseguì: «Lei non lo sa, ma in questo luogo molta gente ha aspettato. Un tempo c’era una stazione di posta, dove si cambiavano i cavalli e si poteva anche dormire e mangiare qualcosa. E quando pioveva, qui sì che pioveva sul bagnato! Noi adesso stiamo posando i piedi dove c’erano paludi infette. Molti viaggiatori restavano intrappolati. Siamo alle spalle di Anzio, ci sono voluti venti secoli per riportare la zona al benessere che aveva all’epoca dei Volsci, prima che arrivassero i Romani». L’argomento era per me come quella pioggia, di una noia senza fine […]. «Aspetti, aspetti… qui sono venuti in molti ad aspettare! Alla fine del suo avventuroso viaggio da Cesarea a Roma, proprio dove lei adesso sta seduto, s’è fermato san Paolo per incontrare i suoi fratelli cristiani!». «Qui ad Anzio?» «Dove lei sta seduto!». Mi alzai d’istinto e andai ad appoggiarmi con le spalle ad una trave che reggeva la tettoia. «San Paolo?» «San Paolo!». […] «[…] Pensi che il poeta Orazio, circa trentacinque anni prima che nascesse Gesù, si fermò qui in attesa di raggiungere Terracina dove contava di incontrarsi con Mecenate. Bene, il poveretto passò una nottataccia, in mezzo allo schiamazzo delle rane e torturato dalle punture di zanzare. Un inferno, pieno di barcaioli litigiosi e osti imbroglioni. Per attraversare le paludi pontine bisognava per forza passare di qua!».
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