Un itinerario letterario a cura di Maria Teresa Natale
GIULIANA ZAGRA PRESENTA L'ITINERARIO
Gli otto capitoli di Ragazzi di vita, romanzo scritto da Pier Paolo Pasolini nel 1955, si susseguono avendo come protagonisti personaggi del sottoproletariato romano, provenienti dalle borgate: Riccetto, il caciotta, Amerigo, il lenzetta, Regalone, Agnolo, Marcello, Sor Adele, Alduccio, Sor Antonio, Nadia.
“Sono personaggi emarginati dalla città normale e rispettabile, non integrati in un contesto sociale di lavoro o scuola: la strada è il loro spazio e la loro scuola”.
Punti di ritrovo preferiti sono i fiumi – il Tevere e l’Aniene – metafora del tempo che scorre “come la vita, verso un'unica direzione, in un rinnovarsi del sempre uguale: queste vite hanno tutte un destino simile, è come un incantesimo che ha intrappolato i destini di chi si specchia o si bagna nelle sue acque”.
Quest’itinerario ripercorre alcuni luoghi frequentati da Pasolini e dai suoi ragazzi di vita lungo le sponde del Tevere.
In corrispondenza di alcuni punti d'interesse è possibile ascoltare una selezione di brani tratti da "Ragazzi di vita" (Milano: Garzanti, ed. 1951).
ASCOLTA UNA BREVE BIOGRAFIA DI PASOLINI
AL BIONDO TEVERE
Tipica trattoria romana, provvista di finestroni, due file di tavoli addossati alle pareti, un vecchio forno a legna per la pizza, una terrazza che guarda all’ampia ansa del fiume che si dirige verso ponte Marconi e il mare dopo essersi lasciato alle spalle il Gazometro.
Pier Paolo Pasolini la frequentava molto spesso e proprio qui consumò l’ultima cena in compagnia di Pino Pelosi il 1° novembre 1975, poco prima dell’omicidio all’idroscalo di Ostia.
DIETRO IL PARCO PAOLINO...
Con le sue sei arcate, Ponte Marconi collega piazza Augusto Righi a piazzale Tommaso Edison, ovvero i quartieri Ostiense e Portuense.
E’ il ponte più lungo di Roma, la cui realizzazione avvenne tra il 1937 e il 1954 a causa dell’interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale. Inizialmente progettato per collegare la città all’area delle Tre Fontane, sede dell’Esposizione Universale del 1942, venne intitolato a Gugliemo Marconi, lo scienziato legato all’invenzione della radio.
In questo tratto fluviale, caratterizzato dalla presenza di sponde naturali, la vegetazione è rigogliosa, con salici, vegetazione arborea infestante, canneti a cannucci di palude e a canna domestica, favorevoli alla riproduzione di specie ittiche e alla sosta degli uccelli: cormorani, gabbiani, garzette, ghiandaie e aironi cinerini.
Ascoltiamo un brano da "Ragazzi di vita"
ANCORA A PONTE MARCONI
I GAZOMETRI
I gazometri di Roma sono ormai strutture inutilizzate. I primi tre furono costruiti nel 1910, il terzo, alto 92 metri, venne realizzato nel 1937 dalle acciaierie Andaldo. Fino agli anni Sessanta vennero usati per accumulare il cosiddetto “gas di città”, una miscela di gas costituita da monossido di carbonio e idrogeno, metano e anidride carbonica, sfruttata per l’illuminazione pubblica e per usi domestici (cucina e riscaldamento).